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Razionale Scientifico

Livelli elevati di acido urico sierico (SUA) sono non soltanto alla base fisiopatologica di una malattia cronica debilitante come la gotta, ma vanno a tutti gli effetti considerati come un fattore di rischio significativo che nel corso del tempo può causare danni severi non solo a livello articolare ma anche renale, metabolico e cardiovascolare.

In particolare, l’associazione tra SUA e malattie cardiovascolari è stata dimostrata non solo per livelli di acido urico elevati, ma anche per livelli di SUA nel range di normalità. Una mole sempre maggiore di dati evidenzia che l’iperuricemia con e senza deposito di urato, costituisce un fattore di rischio significativo per lo sviluppo, la progressione e gli esiti di malattie quali l’ipertensione, l’insufficienza cardiaca, la malattia coronarica. Lo studio multicentrico URRAH (Uric Acid Right for Heart Health) ha inoltre dimostrato che il SUA è associato con mortalità da tutte le cause e cardiovascolare, con un livello di uricemia di 5,6 mg/dL come valore di cut-off per la mortalità cardiovascolare.

L’adozione tempestiva di strategie terapeutiche in grado di abbassare in modo efficace e sicuro livelli di SUA elevati riveste quindi un ruolo fondamentale per una popolazione diversificata di pazienti che possono ricevere assistenza da professionisti della sanità di diversa formazione, quali medici specialisti di Medicina Interna, Reumatologia, Cardiologia, Nefrologia, Diabetologia, Geriatria.

La finalità formativa di questo programma di Educazione Continua in Medicina è di promuovere presso questa comunità medica multidisciplinare un confronto che metta bene a fuoco quelle che sono le ultime evidenze scientifiche relative ai danni causati dall’iperuricemia con e senza deposito di urato e condivida raccomandazioni proposte dalle linee guida di riferimento più recenti e esperienze di pratica clinica.

Obiettivo primario è la sensibilizzazione della comunità medica alla misurazione dei livelli di SUA in tutti i soggetti a rischio.

Il percorso didattico di questo progetto prevede un primo incontro in erogazione nel periodo settembre/dicembre 2024 di natura residenziale (RES). I partecipanti a questa fase potranno completare il percorso formativo nei mesi successivi con un evento di formazione a distanza (FAD/FSC) in modalità asincrona, che sarà reso disponibile sino a dicembre 2025. Nella fase RES (Fase 1) clinici di grande esperienza e diverso background specialistico presenteranno una serie di relazioni utili ad inquadrare i meccanismi fisiopatologici, il percorso diagnostico e le strategie di trattamento personalizzate da adottare nelle diverse sottopopolazioni di pazienti con livelli di SUA elevati. A seguire si terrà una tavola rotonda dedicata alla messa a confronto e discussione collegiale delle esperienze di real-life affrontate nella gestione dei pazienti iperuricemici con e senza deposito di urato. A conclusione della giornata verranno introdotti i profili paziente che saranno oggetto di studio durante la Fase 2 del progetto che avrà luogo nei mesi successivi.

Il programma della Fase 2 prevede la presentazione da parte del Board Scientifico, a intervalli regolari, di 4 videolezioni. Ciascun video sarà dedicato a valutare il ruolo che livelli elevati di SUA rivestono nel contesto di altre patologie croniche di grande importanza come lo scompenso cardiaco, l’ipertensione, la malattia renale cronica e la sindrome metabolica.

Al termine di ciascuna videolezione verrà attivata una piattaforma informatica dedicata, all’interno della quale i discenti dovranno costruire fino ad un massimo di nr 3 casi clinici fittizi, esemplificativi di quanto riscontrabile nella loro pratica clinica quotidiana e saranno chiamati a simulare la gestione degli stessi sulla base di un algoritmo diagnostico pre-caricato in piattaforma. Durante questa fase la faculty sarà disponibile per un tutoraggio attivo dei discenti, i quali potranno in caso di necessità, confrontarsi con i tutor circa suggerimenti e raccomandazioni.

L’obiettivo finale di questo progetto di aggiornamento professionale è di aumentare la consapevolezza tra i medici partecipanti del ruolo che riveste una corretta gestione dei livelli elevati di SUA, al tempo stesso sensibilizzandoli e stimolandoli alla misurazione dei livelli di acido urico in tutti i soggetti a rischio ed in quelli che hanno già manifestato patologia da deposito.

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